Augusto Vanarelli

Augusto Vanarelli
(1913 – 1980)
 Inizia a dedicarsi alla pittura negli anni ’30 partecipando alle più significative rassegne d’arte dell’epoca. Nel 1938(?) vince I Littoriali dell’arte e il “Concorso affresco” ai Prelittoriali del 1940; partecipa alla IV Quadriennale d’Arte di Roma del 1943; vince I e II grado del concorso “Opera Decorativa Bassorilievo” per la Stazione Termini di Roma, nel 1948. Dalla metà degli anni ’40 si avvicina alla scultura e passa alla pittura astratta. Trascorre svariati periodi a Parigi, collaborando nel con l’arch. Lafon nel 1948 e in seguito partecipando a più manifestazioni d’avanguardia. Dai primi anni ’50 si dedica al design e all’architettura degli interni curando sia la progettazione degli ambienti che dei componenti per l’arredamento (porte, mobili, maniglie, lampade, ecc.), che realizza esclusivamente per ogni singolo lavoro. Seguita a partecipare a svariati concorsi di pittura e scultura. Nel 1953 vince il Premio Marzotto Manerbio per la pittura; nel 1957, Premio Acquisto XX Biennale Nazionale di Milano, Palazzo della Permanente. Si definisce prevalentemente “pittore”, anche se dalla metà degli anni ’50 si dedica alla sperimentazione e all’uso di metalli, laminati, resine, metacrilati, superfici speculari e rifrangenti, che caratterizzeranno tutto il percorso artistico seguente. Nel 1964 vince il I grado del Concorso Nazionale per il Monumento alla Resistenza a Mantova e nel 1968 il I premio del Concorso Nazionale di scultura “Centro Turistico di Assisi”. Nel 1969, realizza i “DIPINTI RIPETIBILI”, quadri dalle forme essenziali e dai colori uniformi stesi a spatola, creati per essere numerati e riprodotti in serie dallo stesso autore. Ai primi anni ’70 appartiene la serie “EROS DESIGN”, incisioni su cartone e acciaio, ai quali seguono i “MULTIPLI PER L’ARREDAMENTO” del 1971-73, quadri-scultura in metallo, laminato, resina, anch’essi numerati per soggetto. Nel 1971, vince il Concorso Nazionale di Scultura per la Biblioteca Nazionale Centrale di Roma – Castro Pretorio.

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