Enzo (Vincenzo) Biclungo
è un artista nato a Napoli il 24 novembre 1944 e diplomato all’Istituto d’Arte di Napoli. Ha poi frequentato l’Accademia di Belle Arti di Napoli, dove ha avuto come maestri Bresciani, Verdecchia, Notte, Striccoli e Chiancone. In seguito si è formato alla scuola di Leon Giuseppe Buono, dimostrando di essere un degno continuatore della scuola Puteolana di cui il grande maestro era caposcuola.
Dopo aver vissuto e lavorato all’estero in paesi come Stati Uniti, Francia, Germania, Olanda, Inghilterra e il Canada, Enzo Biclungo è tornato in Italia, dove ha ripreso la sua ascesa come artista tenendo numerose mostre personali in tutta la penisola. Le sue opere hanno ottenuto successi di critica e di vendita e il suo talento e la grande versatilità lo hanno reso uno degli artisti più richiesti sia in Italia che all’estero.
Le opere di Enzo Biclungo fanno parte di importanti collezioni italiane e straniere, dimostrando la sua notevole influenza nel mondo dell’arte contemporanea.
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Paul Thek
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Paul Thek
(2 novembre 1933 – 10 agosto 1988) è stato un artista americano attivo come pittore, scultore e creatore di installazioni sia negli Stati Uniti che in Europa. Nel corso della sua vita, ha esposto numerose installazioni e opere scultoree.
Dopo la sua morte, il suo lavoro è stato ampiamente esposto in Europa e negli Stati Uniti, e oggi è conservato in numerose collezioni prestigiose.In Italia, Thek ha vissuto a Roma, a Palermo, ma soprattutto a Ponza, dove ha trascorso il periodo più creativo della sua produzione artistica, dal 1969 al 1976. Oggi, è considerato uno dei più importanti artisti moderni e un precursore ed ispiratore di correnti significative dell’arte contemporanea.
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Gennaro Mazzella
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Gennaro Mazzella
(Ponza 1916 – Roma 1973), poeta, studioso, attore e scrittore di teatro. Vissuto per un decennio a Roma, a cavallo della seconda guerra mondiale, maturò una rilevante esperienza culturale cimentandosi, con lusinghieri risultati, in teatri di avanspettacolo assieme ad attori come Totò e Riento. Rientrato nell’isola nativa, fu il primo studioso a preoccuparsi del recupero del dialetto ponzese (di origine campana), dando vita ad una sistematica ricerca linguistica e a una folta produzione in vernacolo. I suoi studi hanno permesso di salvare dall’oblio un prezioso patrimonio filologico, oggi in parte scomparso. Nel primo dopoguerra organizzò e diresse una compagnia teatrale, per la quale redisse commedie brillanti in cui trafuse la ricchezza delle antiche tradizioni ormai in declino. A metà degli anni sessanta fondò e diresse la rivista Ponza Mia, arricchendola di vivaci bozzetti di vita con figure soffuse di incantata spontaneità che restano nella memoria.Le sue composizioni, in poesia e in prosa, alcune delle quali si rifanno ai ritmi delle antiche ballate ponzesi, sono uno spaccato di vita isolana di una volta: la immaginosa vita dei pescatori, l’hobby della caccia visto attraverso l’ottica dei cani che si affannano appresso ai loro padroni, di cui rivelano il carattere spesso dispotico e stravagante, l’esperienza del primo cinema per un’arzilla vecchietta di ottant’anni, il ritorno di un emigrante dagli Stati Uniti, la rievocazione della vita di San Silverio, papa e martire, patrono di Ponza, tutto diventa racconto gioioso di una vita sana, ancorata ai bisogni e ai sentimenti primordiali.Categoria: Profili -
Pasquale Mattej
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Pasquale Mattej
(Formia 1813 – ???? 1879) Aveva solo 34 anni quando giunse alle Isole Ponziane, ma vi giunse, nell’aprile del 1847, con alle spalle un lungo apprendistato. Studioso e pittore autodidatta, curioso ed affascinato in particolare dalle antiche vestigia archeologiche, aveva percorso in lungo e in largo il contado formiano e gaetano, del quale era nativo, spingendosi fino a Sessa Aurunca e oltre, ricavando spunti, disegni e studi che confluiranno poi nella collaborazione assidua al “Poliorama Pittoresco”, periodico illustratissimo che si andava stampando a Napoli. Apprezzato seguace della “Scuola di Posillipo”, era stato allievo del Pitloo, ed aveva maturato un sicuro mestiere con il quale affronterà con severità realistica, mai di maniera, il vario ed eterogeneo campionario umano e paesaggistico delle contrade isolane.Categoria: Profili -
George Julius Poulett Scrope
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George Julius Poulett Scrope
(1797-1876) Geologo, nato il 10 marzo 1797 a Warveley Abbey (Surrey). Morto a Fairlaw presso Cobham (Surrey) il 19 gennaio 1876. Studente a Cambridge, fu indirizzato alla geologia e in particolar modo allo studio dei fenomeni vulcanici. In Italia visitò più volte Napoli, ove assistette alle due eruzioni del Vesuvio del 1817 e del 1832, i Campi Flegrei, il distretto vulcanico della Campania, le isole Lipari, l’Etna, la Sicilia, le isole di Ponza, gli Euganei ecc(da: l’Enciclopedia Italiana–I.P.S. Roma 1950–Vol. XXXI, pag.234 -a cura di Maria Piazza)
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Luigi Jacono
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Luigi Jacono
Nacque a Ventotene il 23 dicembre 1866.
Si trasferì giovanissimo a Torre Annunziata, accettando il posto di consulente tecnico-amministrativo presso la casa Fienga, dove rimase per circa quarant’anni.
Uomo di grande cultura, la sua passione era rivolta verso l’archeologia marittima.
Approfondì gli studi sugli scavi di Pompei e a Ponza eseguì due ricognizioni archeologiche di grande importanza per la conoscenza della storia dell’isola. Ci lascia in eredità due relazioni per noi oggi preziosissime e di grande valore che ci fanno capire quanta importanza assume la conoscenza del territorio in cui si vive.Categoria: Profili -
Gino Guida
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Gino Guida
Nasce a Napoli nel 1932. Del luogo di nascita gli resta solo l’amore per la pittura napoletana del Seicento; è a Roma che compie gli studi classici e si diploma al Liceo Artistico; lascia la Facoltà di Architettura ed ha diverse esperienze nel campo dei fumetti, dei cartoni animati e della scenografia cinematografica. Nel 1957 inizia a dipingere, decidendo di intraprendere a tempo pieno il mestiere di pittore. Nel 1960, con Marcello Confetti, Paolo Ganna, Piero Guccione, Carlo Quattrucci, Pino Reggiani, Aldo Turchiaro e Pasquale Verrusio forma il gruppo figurativo romano “Libertà-Realtà” in reazione all’”informale” imperante.
Alla fine del 1963 va a vivere a Testaccio nello stesso stabile dove sono anche Giovanni Checchi e Carlo Quattrucci ai quali lo lega, se non un sodalizio artistico, una profonda amicizia. Del 1965 è la prima personale alla galleria “Il Girasole” di cui è tra i fondatori insieme a Amadio, Checchi, Ciai, Capotondi, Eustachio, Gaetaniello, Guiotto, Patella, Provino, Sarnari, Vaiano ed al critico Giorgio Di Genova. Sono opere ancora più impregnate di luce: una luce bianca, accesa, onnivora, diverse da quelle precedenti, più materiche ed espressioniste. Presentandolo in catalogo, Vespignani, cui lo legherà una duratura amicizia, rilevava la sua principale originalità nella luce astratta, metafisica, intrecciata di stupore, mistero, atemporalità.1973 – vince il Premio Suzzara (ex aequo con Titonel e Vangi) con “Francesco tra gli scogli di Ponza”
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Ettore Settanni
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George McConkey
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George McConkey
was born in Howth, Co. Dublin. His family have lived in Howth for four generations and his father was connected with the local Lifeboat and when George reached 17 years’ of age he also joined the crew of the Lifeboat and took part in many rescues, includine one when the crew were awarded medals for a very dangerous rescue. At an early age he began to draw and with the encouragement of another Artist he attended the National College of Art in Dublin. He then went on to paint in oils and when his father died he decided to become a full-time Artist. With the aid of his wife Phyllis he opened his own Gallery in Howth which they have been running for the past thirty years. He now has many paintings in the U.S., Europe and places as far away as Australia. His forte is marine painting, based upon his early experience of the sea and boats. Because he works from his own Gallery the main collectors of his paintings are are in or around Dublin. He ha salso completed commissions from Banks and other Corporate Institutions.George McConkey
è nato a Howth, nei pressi di Dublino. La sua famiglia vive a Howth fin da quattro generazioni e suo padre era membro della locale stazione di salvataggio marittima. Quando George compì i 17 anni, anch’egli ne fece parte, intervenendo in molte azioni, compreso quella in cui la squadra meritò una medaglia per un salvataggio molto rischioso. Ancora giovane cominciò a disegnare e incoraggiato da un altro artista, frequentò il Collegio d’Arte Nazionale di Dublino. Quindi si dedicò alla pittura a olio e quando suo padre morì, decise di fare l’artista a tempo pieno. Con l’aiuto di sua moglie Phyllis, aprì una propria galleria a Howth, che gestiscono da trent’anni. Ora molti suoi dipinti sono negli Stati Uniti, in Europa e in altri paesi lontani come l’Australia. Il suo forte è la pittura delle marine, basata sulle sue giovanili esperienze di mare e di barche. Poiché lavora per la propria galleria, i principali acquirenti delle sue opere sono di Dublino e dintorni. Ha pure lavorato su commissione per alcune banche e altri istituti corporativi. (tradotto dal prof. Silverio Lamonica)Categoria: Profili -
Giuseppe Tricoli
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Giuseppe Tricoli
(Lipari 1810 – Ponza 1871).
Dopo le prime esperienze lavorative e l’incarico da scrivano nella cancelleria della Giudicatura tra il 1831 ed il 1838, viene coinvolto nella vita amministrativa isolana ed inizia ad avvicinarsi alla politica formando un suo gruppo che viene mal visto dal soprintendente di Gaeta e della polizia; viene così allontanato dall’isola fino al 1842. Quando fece ritorno a Ponza continuò le agitazioni contro il sindaco dell’isola e nel 1850 venne esiliano nuovamente per la seconda volta. Durante il periodo di esilio frequenta varie biblioteche ed approfondisce le sue ricerche sui testi relativi all’Arcipelago. Due anni dopo ebbe il permesso di tornare sull’isola grazie all’interessamento del Capitano Gaetano D’Ambrosio. Nel 1850 pubblica “Disciplina per il servizio ecclesiastico del comune di Ponza”. Nel 1851 stampa “Maria Criscuolo contro il clero di Ponza” e “Piaghe sull’Amministrazione Municipale di Ponza”. Nel 1855 inizia la stesura della “Monografia per le isole del gruppo ponziano” che vedrà la luce solo nel 1859. Successivamente all’Unità d’Italia continua a scrivere ancora qualcosa su personaggi e vicende della vita politica isolana fra cui “Il martirio politico del De Flamenis” e “Ponza e la famelica famiglia Vitiello”. Nel 1865, il tuo ultimo lavoro, “Richiamo per l’elezione amministrativa in Ponza” con il quale riuscì ad aprire un’inchiesta presso il Ministero di Grazie e Giustizia che diede ragione alle denuncie di cattiva amministrazione e nello stesso anno viene eletto sindaco di Ponza. Muore a Ponza il 19 luglio 1871.Categoria: Profili -
Valentino White
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